Frutta e acqua, un connubio naturale spesso trascurato nella dieta quotidiana
La relazione tra frutta e acqua è strettissima. Non a caso, una parte importante del nostro approvviggionamento quotidiano del liquido più prezioso per il nostro organismo dopo il sangue ci viene data proprio dai frutti che consumiamo.
Il corpo umano, per realizzare al meglio le proprie funzioni, ha bisogno di circa 2,5 litri di acqua al giorno. Di questa quantità, il 75% viene assicurato dall’assunzione diretta mentre ad introdurre la quota residua ci pensano frutta e verdura, che ne sono ricchissime. Tante varietà di frutta sono costituite quasi interamente da acqua.
La frutta più ricca di acqua
Basti pensare che in alcuni frutti la percentuale di acqua presente al loro interno supera abbondantemente l’80%. La parte del leone in questo campo viene svolta dall’anguria, composta da acqua in misura pari addirittura al 95%. Il cocomero è il frutto primatista della speciale classifica. Subito dietro ci sono limone e pompelmo che si attestano al 91-92% della composizione totale seguiti da pesca, melone e fragole con il 90%. A seguire ancora, arancia, mela e uva, accreditate di livelli di acqua molto elevati, rispettivamente pari all’87, 85 e 80%.
La frutta che contiene la minor quantità di acqua
In coda alla graduatoria, invece, figura la frutta secca, che sicuramente può vantare tantissime proprietà nutritive indispensabili per la salute umana ma non è certo una fonte privilegiata del nostro liquido. Il dato sull’imponente contenuto di acqua da parte di buona parte della frutta ci deve far riflettere e indurre ad un consumo sempre maggiore, in abbinamento a verdura e ortaggi.
Fonte immagine: www.pexels.com
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